domenica 22 luglio 2012

I fratelli Pera.

  La Storia (l’uso del maiuscolo non è un errore, né un refuso) sa che i più crudeli teppisti di Alloccopolis furono i Fratelli Pera, i quali consegnarono al loro paese le iniquità del terrore e dell’arroganza. Nei loro momenti più alti, ebbero il controllo di gran parte dei quartieri periferici. Uniche armi, la mano svelta e la suola dell’anfibio. L’aspetto era rovinoso, ma ciclopico. Le braccia gonfie, il viso da rissa, due bretelle tenevano alti i calzoni stretti, il naso da pugile. Agli albori della carriera pedalavano con sincronismo da vandalo su di un vecchio tandem, preso alla prima banda che espugnarono. Nell’ascesa, poterono permettersi un motorino, la cui cinetica ingigantì le possibilità di pestaggio. Furono tempi orribili per Alloccopolis. La psicosi prese piede. L’ingaggio di voluminosi gorilla, l’acquisto vertiginoso di proteggi-testicoli, parastinchi e caschi ne sono esempi lucidi. Io stesso ho la disgrazia della testimonianza. In un chiosco, a notte profonda, bastò uno sguardo. «Cosa hai da guardare?», mi urlarono all’unisono. «Niente, ero sovrappensiero». Quando mi svegliai vidi una donna anziana, di un candore sovrumano, due occhi sinceri e tondi. «Angelo mio», dissi. «Chiamami Ursula», rispose lei. «Sono l’infermiera». Confidando nell’arguzia del lettore, è superfluo aggiungere che il lettino su cui premevano i miei lividi era quello del pronto soccorso. La consuetudine al pestaggio dei Fratelli Pera li rendeva inespugnabili. La tecnica era maestosa. Uno bloccava, l’altro menava le mani. Nessuno pareva potesse fermarli; poi, in un’estate fiacca, arrivò ad Alloccopolis un tale. Disse di chiamarsi Testa di Gomito. Beveva litri di GinPiscio e GastroRum senza mai traballare; aveva la voce vetrosa e il suo grido atterriva i passanti. L’incontro con i Fratelli Pera avvenne una mattina languida, che divenne mitologica. Tutti – possiamo dirlo – avevamo sottovalutato Testa di Gomito, ma quando lo vedemmo agitare i gemelli come due bandiere, la sua forza si svelò come uno Tsunami. I due batterono la ritirata; Testa di Gomito bevve gratis per una settimana, notte e giorno. La guerra durò relativamente poco. Testa di Gomito ebbe la meglio e gli odiati Fratelli Pera sparirono dai corridoi di Alloccopolis. Alcuni insinuano che vennero uccisi con la mano o con il piede, ma una morte naturale è più verosimile – visto che li chiamavamo Pera. Ora, Testa di Gomito vigila su Alloccopolis. La notte, a volte, ne si scopre la sagoma dietro una colonna, un muro, su di un tetto, oppure mentre si sporge da un cornicione. Non lo si vede quasi mai, ma sappiamo che è lì.

2 commenti: